mercoledì 3 maggio 2017

Posta Precaria: Il Custode del cimitero

Cosa c'è di sicuro a sto mondo? Più di San Remo, più dei selfie di Belen, più di "Una poltrona per due" sotto Natale, più degli sconti sui divani che devono terminare e invece non finiscono mai?
Ecco: La muerte, 'A Livella
(Tiè)
Nonostate sia la questione più a tempo indeterminato che mi venga in mente la cosiddetta crisi ha livellato pure i custodi del cimitero.
Un ragazzo, T., mi ha raccontato la sua esperienza precaria: "Non è che il mio obiettivo è sempre stato quello di fare il custode dei cimiteri, però il Comune cercava queste figure per un progetto dedicato ai disoccupati da anni e io lo ero, e anzi lo sono di nuovo se per caso qualcuno legge.."
"Ah beh, caschi bene qui. Scrivetemi se avete un lavoro per T... E se avete un contratto serio con una casa editrice per me"
Ammetto che mi sono venute in mente un sacco di sciocche paranoie legate a questo importante mestiere (Zombie, poltergeist, spiriti molesti, rumori sinistri)

Importante perchè il custode è una figura vitale per il cimitero e per chi lo frequenta. Rende accogliente il luogo, lo preserva e lo custodisce. Le persone che ci vanno si sentono protette, ma mica per paura degli zombie.*
Protette perché ci sono degli uomini/donne di merda che rubano i fiori, gli ornamenti e metalli vari nei cimiteri.
Le signore, magari quelle più anziane, che vanno a salutare i cari trovano il cimitero pulito, in ordine, sono contente e quindi sollevate. Lo so, dirlo così sembra singolare e non so come scriverlo senza sembrare surreale, ma per qualcuno sapere che chi è mancato riposa davvero in pace, nonostante tutto, è un'idea consolatoria.
Messaggio Subliminale
"Si sentivano più tranquille quando c'ero io, non avevano paura" e credevano che in qualche modo il custode avrebbe salvaguardato il cimitero dalle intemperie e dai ladri di fiori e di ornamenti.
"All'inizio non sapevo come avrei passato il tempo". Che si fa in un cimitero? Che può succedere?
"Ce n'era da fare, sistemavo le aiuole, spazzavo, aiutavo le vecchine a portare l'acqua, le accompagnavo alle tombe. Col passare del tempo hanno iniziato a sorridermi, non più sospettose; si attaccavano al mio braccio, mi raccontavano le loro storie e mi spiegavano chi andavano a trovare: mariti, figli, fratelli, amanti. Vengo per assicurarmi che mio marito sia sempre sottoterra, era così cattivo, per carità che resti là sotto! Mi portavano cioccolatini e torte fatte in casa, qualcuno mi dava anche la mancia".
Col passare del tempo (circa cinque mesi) però i fondi finiscono, così T. resta a casa, con grande dispiacere suo e delle sue affezionate.
"Scriveremo al Comune, diremo che il cimitero è più in ordine da quando ci sei tu, che non abbiamo più paura dei delinquenti"
"Chissà se hanno scritto davvero, sono cose che si dicono... Ero il custode di due piccoli cimiteri, andavo avanti e indietro, tenevo in ordine, tutti erano contenti. Avevo trovato un mio equilibrio, anche se precario... ma non ci sono fondi per queste cose".
E sono iniziati di nuovo i furti.

Nemmeno più al cimitero si sta in pace.


*Ovviamente l'attacco zombie è stata la prima cosa a cui ho pensato sentendo le parole "custode del cimitero", se poi alle cinque del pomeriggio è già buio e se il cancello automatico si serra... Vabbè, ma io non faccio testo.











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